lunedì 7 gennaio 2013

IL MALAFFARE


di CARLO ALBERTO BRIOSCHI 



CITAZIONI DAL POLITICO PORTATILE

 

BESTIARIO


Le metafore animali utilizzate nelle favole morali di De la Mare o nelle rime di Trilussa:  cani e porci, camaleonti e uccelli da preda, la volpe  di Esopo o il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, il lupo di Hobbes e le api di Mandeville, cervi, ragni, orsi e mosconi, illuminano l’istinto bestiale che governa l’uomo forse più di mille severi tomi sull’etica e il suo tradimento, riassumendo in modo esemplare buona parte dei vizi capitali. La selezione naturale e la legge del più forte (l’aquila, il leone) o del più scaltro (la volpe, la mosca) reggono infatti il consesso dell’uomo civile come guidano il regno animale. E non è chiaro, tra animali antropomorfi e uomini che assumono le sembianze di animali dove stia il peccato originale: se l’uomo l’abbia appreso dalla bestia, la bestia dall’uomo, o il contagio sia piuttosto vicendevole.


Un’Aquila diceva: Dar momento
Che adesso c’è er suffragio universale,
bisognerà che puro l’animale
ciabbia un rappresentante ar Parlamento
Per conto mio la sola che sia degna
De bazzica’ la Cammera e la conosca
L’idee de l’onorevoli è la Mosca
Perché vola, s’intrufola, s’ingegna,
e in fatto de partiti, sia chi sia,
passa sopra a qualunque porcheria
 
                                                        Trilussa

(senza offesa per la mosca)

 ....... continua nel blog e nel libro

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