mercoledì 3 novembre 2010


Confucio disse:
 



"L'arciere ha qualche somiglianza con il saggio: quando non colpisce il centro del bersaglio, ne ricerca la causa in se stesso."

 






Pensando al saggio Obama, saggio e onesto, che dopo la sconfitta elettorale ha detto:

"Mi assumo la responsabilità della sconfitta, ora occorre lavorare insieme ed è necessaria la collaborazione di tutti per affrontare le sfide del Paese".

"Ho ascoltato, la gente è profondamente frustrata per l'andamento dell'economia, per le opportunità mancate per i loro figli. Vogliono posti di lavoro e vogliono dare ai loro figli le stesse opportunità che hanno avuto loro".

"Vogliono che Washington lavori per loro e non contro di loro, che i loro soldi siano spesi saggiamente".

"Sono diventato presidente per dare voce a queste preoccupazioni".

"Sono stati fatti progressi negli ultimi due anni, ma evidentemente non tutti gli americani li hanno percepiti. E io mi assumo dirette la responsabilità di questa ripresa lenta".

 



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 Triste, amaro, umiliante essere sottoposti, sì, sottoposti, a un capo che non sa che cosa sia la responsabilità e che, come le persone sommamente immature, di tutto dà la colpa a tutti gli altri, dagli oppositori alla magistratura ai dissidenti agli elettori coglioni e via continuando. E noi, tutti noi, consenzienti e dissidenti, siamo ridotti al ruolo di sudditi.

4 commenti:

  1. Hai dimenticato che ora, non potendo attribuire Ruby ai magistrati e alle sinistre, da la colpa anche alla mafia che gli avrebbe mandato a casa giovanotte da Bunga Bunga per screditarlo. Da Cosa nostra a Coscia nostra....
    Ciao

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  2. Ecco: in poche frasi si coglie perfettamente la differenza che corre tra un uomo col senso dello Stato, ed uno il cui stato (psicofisico) fa senso.

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  3. Un dono per te, amica lontana...
    ( sto digitando dalla mediateca di Baronissi, servizio gratuito, alleluia!! )

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