giovedì 15 maggio 2008

FASCISMI ETERNI



Di Pietro come Matteotti nella voce dal sen (fascista) fuggita del Presidente della Camera Fini?  Fatte le debite proporzioni, come è giusto (siamo ben lontani da quel tragico 1924), viene spontaneo un confronto tra le parole con cui il Presidente della Camera dell'epoca si rivolse a Giacomo Matteotti e il "lapsus" di Gianfranco Fini, ieri all'esordio della sua funzione di terza carica dello Stato. Un episodio da non ritenere marginale, secondo me. Con un brivido (troppo ardito il parallelo storico?), auguro al Presidente della Camera un ottimo lavoro, d'ora in poi.


*1924* "Presidente: "Concluda, onorevole Matteotti. Non provochi incidenti!" Matteotti: "Io protesto! Se ella crede che non gli altri mi impediscano di parlare, ma che sia io a provocare incidenti, mi seggo e non parlo! (Approvazioni a sinistra - Rumori prolungati)". Presidente: "Ha finito? Allora ha facoltà di parlare l'onorevole Rossi...". Matteotti: "Ma che maniera è questa! Lei deve tutelare il mio diritto di parlare! lo non ho offeso nessuno! Riferisco soltanto dei fatti. Ho diritto di essere rispettato! (Rumori prolungati, Conversazioni)". Casertano presidente della Giunta delle elezioni "Chiedo di parlare". Presidente: "Ha facoltà di parlare l'onorevole presidente della Giunta delle elezioni. C'è una proposta di rinvio degli atti alla Giunta". Matteotti: "Onorevole Presidente!...". Presidente: "Onorevole Matteotti, se ella vuoi parlare, ha facoltà di continuare, ma prudentemente". Matteotti: "Io chiedo di parlare non prudentemente, né imprudentemente, ma parlamentarmente!". Presidente_ "Parli, parli".  [ dalla requisitoria di Giacomo Matteotti nel 1924 alla Camera dei Deputati - il testo completo: QUI ]


*2008* Il deputato Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei valori, richiama il presidente della Camera, Gianfranco Fini, al suo compito: "Spetta a lei consentirmi di parlare" , mentre il vociare della maggioranza gli impedisce di parlare. Il Presidente Fini risponde: "Lei conosce bene quest'aula ed è naturale che possano esserci delle interruzioni: dipende ...dipende ...dipende ... da ciò che si dice". Di Pietro a Fini: «Ha proprio ragione, presidente: dipende da quello che si dice. Qui non bisogna disturbare il manovratore...». Dai banchi dell'Idv: "Bravo! È l'unica opposizione".


*2008* Il deputato Casini, leader dell'Udc, prende la parola dopo Di Pietro e, fortunatamente per la democrazia, riprende il Presidente della Camera con queste parole: "In Parlamento non si può decidere di far parlare le persone solo in base a quello che dicono..."

6 commenti:

  1. La natura vera viene sempre a galla.
    Anche i rifiuti organici.

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  2. Ho ascoltato su you-tube tutto l'intervento di Antonio che condivido in pieno. Purtroppo, e non so il perchè, quel signore è diventato intoccabile e anche l'atteggiamento del PD mi suscita delle perplessità e dei rimorsi. Voglio capire bene o quel signore è un imbroglione patentato o no. Ma se si non vedo che tipo di politica sia quella di evitare qualsivoglia argomento lo possa disturbare.
    Vivaddio c'è ancora la coerenza e la franchezza di Di pietro altrimenti rimane forse un tacito accordo di non belligeranza tra i due poli che non condividerò mai perchè preferirei chiamare la faccenda con il suo nome vero:inciucio. Ma ho troppa stima per Veltroni per temere questa vergognosa prospettiva. bene, staremo a vedere.
    Ciao harmonia, un saluto alla tua bella Venezia.

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  3. Un fascista che propone di costruire più carceri paragonato a Matteotti...
    Ma vergognarvi almeno un pochino?
    No eh?...
    Voi siete funzionali e collusi con quelli che dite di condannare.
    Continuate così, coi vostri blogghettini tutti puliti e carini con tanti bei commentini pacati, democratici e rispettosi.
    Quel'è la differenza tra voi Tosi, Miglioranzi e soci? 
    Continuate a millantare...

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  4. @ ilvecchiodellamontagna

    Sembra un vero lapsus freudiano, ma riconosco che tutto ciò che mi ricorda il periodo fascista mi mette in apprensione. Nei venti mesi del governo Prodi le scenate continue in Senato mi facevano risuonare in mente il famigerato "bivacco di manipoli". Le prime due sedute di questi giorni sono cambiate, ma perché è cambiata l'opposizione.

    @ Masso57

    Speriamo che sia stata soltanto una scivolata.

    @ ozne

    Dubbi, perplessità, ansie. E dover aspettare.

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  5. IL MANIFESTO

    Non credo ai miei occhi. E' terribile, ma mi chiedo come sia successo. E spero che il PD intervenga su questa cosa vergognosa. E' una sezione locale che agisce così? E' una provocazione? Mi documenterò in rete.

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  6. Beato Sahishin che dall'Olimpo dei Perfettissimi distribuisce patenti di fascismo a destra e manca, lui sì senza vergogna. Se lo può permettere grazie al lavoro degli imperfettissimi che, battagliando coi fascismi veri, difendono anche la sua libertà di scrivere sciocchezze. Se comandassero davvero i Tosi, i Miglioranzi e soci starebbe obbligatoriamente zitto. In quanto al vituperato manifesto vada a vedersi, Shaishin, come vivono a Ponticelli digitando PD Ponticelli, invece di imbastire processi da anima bella del cavolo.

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