Hina
Quali onori rendere a questa giovane amante della vita e della libertà, dei sentimenti non imposti e della bellezza del mondo? Deve esserle stata necessaria una determinazione fortissima per difendere la sua dignità di essere umano libero di fronte a uomini grandi e grossi di cui conosceva la capacità di violenza. Alla sua dignità e al suo coraggio voglio rendere omaggio, prima ancora di piangere l'orrore della sua morte per mano del "religioso" padre e di altri due omaccioni, religiosi anche loro.
La violenza assassina contro le donne e i bambini (non dimentichiamo i bambini!) è quasi abituale nella nostra società. Abbiamo da poco sepolto la dolce Jennifer Zacconi e il suo bambino non nato, sepolti vivi da un omaccione in Veneto. E ricordiamo ancora l'uccisione a Messina di Brunetta Morabito, appena diventata madre, per mano del fratello in preda a un rigurgito di un maschile senso dell'onore? E il genocidio delle bambine in India, in Cina e in chissà quante altre parti del mondo non rientra forse in questo quadro di crimini maschili contro le donne?
Non sto dichiarando guerra agli uomini, anzi sono sicura che solo insieme, le donne e gli uomini, potranno fare questo necessario salto di civiltà. Spesso le donne sono complici, più o meno consenzienti, e carnefici anche loro.
Ma per Hina e per le infelici sorelle come lei chiedo che siano innanzitutto i "capi religiosi" a farsi carico dell'educazione dei loro proseliti, sui quali hanno certo un'influenza che può vincere anche le più radicate e inumane tradizioni tribali. Perché qui alle istituzioni religiose e a malintesi sensi religiosi, vanno attribuite enormi responsabilità e colpe.
Colpe e crimini contro l'umanità. Si mettano in moto tutte le cattedre religiose, insisto su quel "tutte", per rimuovere antiche violenze e promuovere quella che loro chiamano la volontà divina. Predichino il rispetto dei diritti umani. E ricordino che il diritto alla vita non si può realizzare senza il diritto all'uguaglianza, alla libertà e alla giustizia.
cara harmonia, come sottolinei, hina deve essere stata una ragazza molto fiera e determinata a difendere la sua libertà, purtroppo i suoi parenti sono invece vigliacchi e crudeli, comprese le donne che avrebbero potuto almeno avvertirla o fare denuncia ai carabinieri invece che scappare in pakistan, se non vi fossero delle esigenze processuali, dovrebbe esser loro proibito di tornare in italia.
RispondiEliminaesiste un costume diffuso, nelle società arretrate, secondo cui vigono leggi che i piu forti impongono ai piu deboli.Chi non rispetta le leggi,incorre in sanzioni, dallo sfiguramento fino alla morte.Dobbiamo far si che la modernità arrivi a spezzare i caproni che infliggono morte, siano essi talebani, pakistani o wasp americani, seguaci dei petrolieri rinati.
RispondiEliminaSe riuscissimo a incrinare le leggi delle mafie locali con l'istruzione ai diritti e al lavoro, si risparmeriebbero morti e delitti inutili e orribili
esiste un costume diffuso, nelle società arretrate, secondo cui vigono leggi che i piu forti impongono ai piu deboli.Chi non rispetta le leggi,incorre in sanzioni, dallo sfiguramento fino alla morte.Dobbiamo far si che la modernità arrivi a spezzare i caproni che infliggono morte, siano essi talebani, pakistani o wasp americani, seguaci dei petrolieri rinati.
RispondiEliminaSe riuscissimo a incrinare le leggi delle mafie locali con l'istruzione ai diritti e al lavoro, si risparmeriebbero morti e delitti inutili e orribili
Le considerazioni che fai, e giusto il ricordo che fai all'inizio di Jennifer e Brunetta, fanno riflettere che se c'è davvero una "guerra di civiltà" è proprio quella che vede sempre soccombere le donne, indipendentemente da luoghi, culture, evoluzione del costume.
RispondiEliminaQuelli maschili sono considerati "valori", i diritti femminili invece "colpe": basterebbe saper ragionare un secondo per capire che qualcosa non quadra.
Le considerazioni che fai, e giusto il ricordo che fai all'inizio di Jennifer e Brunetta, fanno riflettere che se c'è davvero una "guerra di civiltà" è proprio quella che vede sempre soccombere le donne, indipendentemente da luoghi, culture, evoluzione del costume.
RispondiEliminaQuelli maschili sono considerati "valori", i diritti femminili invece "colpe": basterebbe saper ragionare un secondo per capire che qualcosa non quadra.
lino ha individuato il nocciolo, lo sottoscrivo in pieno.
RispondiEliminaaggiungerei...bisognerebbe processare i capi religiosi TUTTI per delitti contro l'umanità.
salute harmonia
lino ha individuato il nocciolo, lo sottoscrivo in pieno.
RispondiEliminaaggiungerei...bisognerebbe processare i capi religiosi TUTTI per delitti contro l'umanità.
salute harmonia
E' vero, Harmonia; manca, specie in Italia, una cultura e una scuola dei diritti umani. E ognuno nel proprio quotidiano non può che impegnarsi per diffonderLa quanto più è possibile. A partire da noi è possibile il cambiamento; non bastano l'orrore e lo sgomento.
RispondiElimina:-)
E' vero, Harmonia; manca, specie in Italia, una cultura e una scuola dei diritti umani. E ognuno nel proprio quotidiano non può che impegnarsi per diffonderLa quanto più è possibile. A partire da noi è possibile il cambiamento; non bastano l'orrore e lo sgomento.
RispondiElimina:-)
Già...
RispondiEliminaE' un preciso dovere delle comunità religiose educare al rispetto dei diritti umani e stigmatizzare la violenza.
Perchè mai la religione, che, in quanto tale, dovrebbe predicare ben altro che la violenza, deve essere utilizzata come pretesto di gesti efferati e crudeli.
Già...
RispondiEliminaE' un preciso dovere delle comunità religiose educare al rispetto dei diritti umani e stigmatizzare la violenza.
Perchè mai la religione, che, in quanto tale, dovrebbe predicare ben altro che la violenza, deve essere utilizzata come pretesto di gesti efferati e crudeli.
Questa vicenda tristissima e orrenda mi ha colto di sorpresa e mi ha non poco addolorato, cara amica.
RispondiEliminaQuanto è vero che noi donne spesso siamo complici..quanto è vero..
Questa vicenda tristissima e orrenda mi ha colto di sorpresa e mi ha non poco addolorato, cara amica.
RispondiEliminaQuanto è vero che noi donne spesso siamo complici..quanto è vero..
Giagiagia' ... Si mettano in moto le "cattedre" religiose ... dici ... ma con che speranza lo dici ? Quando basta anche uno stile di vita non gradito ai "padroni", (eh si, chiamiamoli col loro nome) siano essi parenti ma anche le stesse "cattedre" che invochi che autorizzano moralmente (la LORO morale, sia chiaro) lapidazioni per un adulterio (ricordate? o avete gia' dimenticato?) che speranza hai che le "cattedre" facciano quallo che speri ??? Cioe' che smentiscano se stesse ??? Che rinneghino i principi che hanno mosso o stavano per muovere le loro mani ???
RispondiEliminaParole sante. leggi l'articolo e vedi il video di Repubblica sulla violenza alle donne in Cecenia di oggi.
RispondiEliminaGiulio
Parole sante. leggi l'articolo e vedi il video di Repubblica sulla violenza alle donne in Cecenia di oggi.
RispondiEliminaGiulio
ciao
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