domenica 28 ottobre 2012

"Il futuro era migliore"

Basta sfiducia , dobbiamo rialzarci

Questa crisi alimenta i particolarismi più ottusi
La solidarietà può garantire sicurezza e stabilità

di Claudio Magris

 
 
Un paio di settimane fa ero a Madrid, nei giorni delle manifestazioni contro il governo e degli scontri con la polizia, di cui hanno ampia- mente riferito i nostri giornali e le nostre televisioni, talora esagerandone - specialmente sullo schermo - la portata e la violenza. ...
 
Questo sentimento di un futuro frustrante ed opaco non preoccupa direttamente la mia generazione; come ai vecchi di Svevo, a noi non interessa personalmente il futuro, il nostro universo è il presente, da afferrare e godere o da scansare quando ci fa soffrire. ... Ma chi si apre oggi alla stagione della vita in cui si decidono l'esistenza, la sua qualità e il suo significato, si sente impedito nelle sue esigenze di sbocciare, di costruire il proprio mondo, di far valere il proprio diritto alla felicità proclamato dalla Dichiarazione americana. ...
 
Il malessere e la stanchezza pessimista sono un male da combattere, tanto più quanto più essi sono, come oggi, sempre più diffusi.
 
Certo, a leggere i grandi documenti così pieni di fede, dei padri fondatori dell'idea di un'Europa unita, come ad esempio il Manifesto di Ventotene di Spinelli, Rossi e Colorni ci si accorge che, in quell'epoca orrenda - come diceva Karl Valentin, geniale cabarettista e ispiratore di Brecht - il futuro era migliore.
 


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