Lettera di Napolitano
*
Int. a Francesco Saverio Borrelli di Paolo Colonnello
"QUELLA DEL PRESIDENTE NON E' UNA BACCHETTATA AL POOL DI MANI PULITE"
*
Ci sono alcuni punti della lettera del Presidente della Repubblica sui quali sono in disaccordo. Non voglio entrare nel merito della disputa sul caso Craxi, ma c'è un punto della lettera che mi è sembrato particolarmente inquietante:
"L'on. Craxi, dimessosi da segretario del PSI, fu investito da molteplici contestazioni di reato. Senza mettere in questione l'esito dei procedimenti che lo riguardarono, è un fatto che il peso della responsabilità per i fenomeni degenerativi ammessi e denunciati in termini generali e politici dal leader socialista era caduto con durezza senza eguali sulla sua persona.
Né si può peraltro dimenticare che la Corte dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo - nell'esaminare il ricorso contro una delle sentenze definitive di condanna dell'on. Craxi - ritenne, con decisione del 2002, che, pur nel rispetto delle norme italiane allora vigenti, fosse stato violato il "diritto ad un processo equo" per uno degli aspetti indicati dalla Convenzione europea."
Nulla da eccepire a quanto scrive il Presidente se non una sfortunata oscurità del secondo paragrafo. E' facile che chi non sa di che cosa sta parlando non intenda l'inciso 'pur nel rispetto delle norme italiane allora vigenti' e si fermi sulla violazione del diritto a un processo equo ai danni dellon. Craxi. A me è successo e, ovviamente, ho subito dubitato della correttezza dei giudici. Per fortuna ho letto poco dopo l'intervista al magistrato Borrelli che spiega le (3) sentenze della Corte di Stasburgo. Per questo, infine, ho ritenuto inquietante quel passaggio della lettera presidenziale, perché è composto in modo da indurre in errore.
"L'on. Craxi, dimessosi da segretario del PSI, fu investito da molteplici contestazioni di reato. Senza mettere in questione l'esito dei procedimenti che lo riguardarono, è un fatto che il peso della responsabilità per i fenomeni degenerativi ammessi e denunciati in termini generali e politici dal leader socialista era caduto con durezza senza eguali sulla sua persona.
Né si può peraltro dimenticare che la Corte dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo - nell'esaminare il ricorso contro una delle sentenze definitive di condanna dell'on. Craxi - ritenne, con decisione del 2002, che, pur nel rispetto delle norme italiane allora vigenti, fosse stato violato il "diritto ad un processo equo" per uno degli aspetti indicati dalla Convenzione europea."
Nulla da eccepire a quanto scrive il Presidente se non una sfortunata oscurità del secondo paragrafo. E' facile che chi non sa di che cosa sta parlando non intenda l'inciso 'pur nel rispetto delle norme italiane allora vigenti' e si fermi sulla violazione del diritto a un processo equo ai danni dellon. Craxi. A me è successo e, ovviamente, ho subito dubitato della correttezza dei giudici. Per fortuna ho letto poco dopo l'intervista al magistrato Borrelli che spiega le (3) sentenze della Corte di Stasburgo. Per questo, infine, ho ritenuto inquietante quel passaggio della lettera presidenziale, perché è composto in modo da indurre in errore.
Una bacchettata alla Procura di Mani Pulite?
«Non credo sia una bacchettata rivolta a noi. Per quello che ho potuto ricostruire, vi furono ben 3 sentenze della Corte di Strasburgo sui processi a Craxi». ...
Concordo con Borrelli e non riesco a capire tutti questi tentativi mediatici per rivalutare la persona di Craxi. Non per lui come persona oltretutto scomparsa, ma proprio per non dare spazio e credito ad un sistema di corruzione che ancora perdura nel nostro paese. Credo invece che il fatto più grave sia stato quello di favorire il solito berlusconi che, anche se adesso fa marcia indietro, all'epoca osannava, attraverso i suoi giornali, il lavoro delle procure. Ma anche la lega e più di tutti destra nazionale, guarda caso tutti quei partiti che sono confluiti nel popolo della libertà. Evidentemente tutti questi galli a cantare hanno perduto la memoria dei fatti dimostrando tutta la loro incoerenza eppure stiamo parlando di avvenimenti neppure troppo lontani. Un abbraccio, ubuntu.
RispondiEliminaCerto che siamo in un paese molto strano, Prima lo si condanna, poi quasi lo si assolve. Ma allora la giustizia non conta niente quì da noi. Non condivido il discorso del presidente e mi sono anche io meravigliata, quando l'ho sentito. Possibile che non c'è più la libertà di parola. possibile che il presidente sia così influenzabile. Fa pensare tutto questo. . Mi è piaciuta l ' intervista che ha messo Masso.
RispondiEliminaciao ciao buona serata
Certo che siamo in un paese molto strano, Prima lo si condanna, poi quasi lo si assolve. Ma allora la giustizia non conta niente quì da noi. Non condivido il discorso del presidente e mi sono anche io meravigliata, quando l'ho sentito. Possibile che non c'è più la libertà di parola. possibile che il presidente sia così influenzabile. Fa pensare tutto questo. . Mi è piaciuta l ' intervista che ha messo Masso.
RispondiEliminaciao ciao buona serata