PAURA (1)
La paura è di destra
Concita De Gregorio
Vincenzo Cosimi
Il governo (il ministro Maroni) è stato ieri chiuso in riunione diverse ore coi capi delle forze di polizia i quali devono avergli illustrato l´esistenza dei clan dei Casalesi, della Camorra in Campania e più in generale della rete internazionale di latitanti che controlla e stabilisce chi debba essere ucciso e quando, si tratti di traffico di droga di armi o di immondizia. Uno, gli hanno detto per esempio, è stato arrestato ieri a Barcellona: viveva lì da nababbo da anni e comandava omicidi. Dunque ora Maroni lo sa, possiamo stare tranquilli. Difatti ha deciso di spostare dal Fontanone del Gianicolo una certa quantità di camionette militari che (immaginiamo controvoglia, il cambio è foriero di rischi) si recheranno in quella terra di nessuno fra Villa Literno e Castel Volturno dove pure, a dispetto della speranza, vive ancora qualche italiano. Quattrocento uomini, ha promesso. Domani, ha detto. Vedremo. La questione è complessa perché il decreto che ha reso le piazze urbane scenari di guerra prevede l´uso dei militari solo nelle città e non nelle campagne. Una sbadataggine: il governo, ora che ha appreso dell´esistenza della camorra, è pronto a rimediare. Maroni si metterà certo in contatto con Borghezio, suo collega di partito ed altissimo esponente della Lega di governo, europarlamentare esperto in sicurezza. Non prima però che costui sia rientrato da Colonia dove, unico politico al mondo, è salito sul palco di una manifestazione neonazista sventolando la bandiera tricolore. La piazza era vuota, la polizia ha bloccato i manifestanti mascherati da SS. È arrivato solo Borghezio, cravatta verde e Padania in mano, a parlare di Oriana Fallaci. I tedeschi l´hanno portato via di peso. Ora quando torna potrebbe essere dislocato anche lui insieme ai quattrocento militari nei dintorni di Grazzanise a fare comizi contro il pericolo islamico: è un´idea. In alternativa Berlusconi potrebbe dire che Borghezio è una vergogna nazionale e chiedere a Bossi di cacciarlo dal partito. Non lo farà perché non ha tempo. Sta lavorando. Prepara la nuova soluzione del caso Alitalia e ha da fare con la sconcia presenza delle schiave nigeriane per strada: combatte la paura dei cittadini onesti. La paura. La fabbrica della paura studiata apposta per farci guardare la pagliuzza, mai la trave. È di ieri una ricerca pubblicata su ‘Science´ da tre universitari usa: la biologia condiziona l´ideologia, dicono. Le persone più inclini a spaventarsi (davanti a immagini o rumori orribili) aderiscono a partiti conservatori. La paura è di destra, s´intitola l´articolo. Siamo a posto. L´alleato della sinistra temeraria è in arrivo. Non serve la politica, che idea fuori moda. Ci salverà la scienza.
L'Unità, 1.09.08, QUI .
Efficace l'ironia di Concita De Gregorio, efficace a evidenziare la pochezza che ci sta travolgendo. La pochezza di paure pari alla pochezza di questo primo periodo dell'ennesimo governo Berlusconi. Mi sono incuriosita, perciò sono andata a cercarmi l'articolo di 'Science'. E l'ho trovato: The Politics of Fear. By Constance Holden, ScienceNOW Daily News, 18 September 2008. La politica della paura, appunto. Sembra fare al caso nostro per capire ciò che sembra incomprensibile del pensiero e del comportamento della maggioranza degli italiani. Nel frattempo, io ho paura di questa politica, e mi riferisco alla politica che Berlusconi sta realizzando con tetro successo.
Hai ragione da vendere. Inculcando la paura nella gente hanno vinto le elezioni nazionali e quelle comunali, Vedi roma. Sono troppo avvilito anche per discutere e non vedo sbocchi ad una situazione politica che non mi piace nonostante gli sforzi di obiettività che ho fatto. Non ci riesco e quel signore di milano non mi convince e non mi convincerà mai. Buon blogging, cara Harmonia.
RispondiEliminaPiù passano i giorni, più mi convinco che la situazione argentina che aveva tra i suoi burattinai il GranMaestro Gelli (coincidenze?) era solo la prova generale.
RispondiEliminaAnch'io comincio a pensare che si sia superato, col boicottaggio di Prodi per generale insipienza, un punto di non ritorno. Naturalmente ne verremo fuori, ma solo pagando un costo altissimo, fino alla disperazione vera. Speriamo mi sbagli, ma in giro vedo solo macerie.
RispondiEliminaCiao. Purtroppo, c'è una politica del terrore, si respira un'aria pesante e come non mai, ci sono atti di violenza assurda." meno male che dovevano garantire l' ordine," ma quale il loro, la violenza. Poi riguardo a chi dicono loro e chi veramente è disonesto non paga mai. la cosa che mi addolora di più è, che non vedo nessun intervento tangibile dall'altra parte. ciao penny
RispondiEliminaTi ho scritto ma vedo che non hai aggiornato. Tutto bene?
RispondiEliminanon c'è niente di peggio che costruire o distruggere con la paura o sulla paura...
RispondiEliminaciao harmo, tutto bene?
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