Mia zia sta meglio ed è tornata a casa sua, in Puglia. Io sono tornata alla mia, in Veneto, rassicurata e addolcita dalla vicinanza alla persona cara e dalla lontananza dagli affetti quotidiani, soprattutto quelli della politica. Ma, come spesso accade, il maggiore distacco ha finito per giovare alla sereniità e alla consapevolezza. Gli eventi di questi giorni mi sono giunti attutiti e forse più chiari perché sottratti al vortice del coinvolgimento eccessivo in cui mi capita di incorrere abbastanza spesso. Mi appoggio alla poesia per riaprirmi un varco. E intanto ringrazio le amiche e gli amici per il loro sostegno e i loro auguri. (La fotografia dell' ulivo pugliese l'ho rubata al sito della Gazzetta del Mezzogiorno.)

di Nazim  Hikmet

Alla vita

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell'al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.

La vita non é uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla é più bello, più vero della vita.

Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant'anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.