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   Nome documento: 
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   Tipo documento: 
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   Resoconto stenografico assemblea 
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   N.° seduta: 
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   522 
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   Tipo seduta: 
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   Unica 
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   Data: 
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   13/10/2015 
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Sen.
Elena Cattaneo – Voto in dissenso alla riforma del Senato
Signor
Presidente, colleghi, speravo che la Camera dei deputati
migliorasse un testo
che
 in molti ritenevano inadeguato; è successo l’opposto. Nelle
 scorse settimane si è lavorato in quest’Aula almeno per
 ripristinare alcuni funzioni del Senato: i risultati vanno
 riconosciuti e dobbiamo ringraziare quanti si sono spesi in questa
 sede, anche se ci sono limiti e contraddizioni che permangono, tanto
 da aver disegnato, anche a mio avviso, un ircocervo istituzionale.
Soprattutto
 in questi mesi e settimane mi ha deluso constatare che invece di
 essere terreno di confronto e di unione, la riforma è stata
 proposta
e
 vissuta come una disputa su chi avrebbe vinto, cioè se qualcuno
 avesse i
numeri
 peraltro risicati per modificarla a prescindere, proprio mentre si
stava
 discutendo come migliorarla, il tutto immerso in un pesante clima
di
 anti-intellettualismo. Non sono un’esperta di storia politica, ma
 ne so
quanto
 basta per ricordare quanto l’insofferenza per le competenze è
stata
 la cartina al tornasole di stagioni politiche tragiche del passato
 anche recente. Continua ad essere per me incomprensibile che si sia
 accettato che
una
 riforma costituzionale di questa portata potesse essere da subito
 dettata fuori da quest’Aula. Non ho capito nemmeno la
 contraddizione di
quanti
 di voi, nell’arco di pochi mesi, hanno votato dapprima in un
modo
 e poi nell’altro il medesimo testo. Inoltre, mi risulta difficile
 individuare nelle scissioni e nelle ricomposizioni dei Gruppi
 presenti in quest’Assemblea in prossimità delle votazioni
 decisive l’interesse del Paese ad avere una buona riforma.
Colleghi,
 in questa riforma i vostri commenti e le vostre dichiarazioni
 private e pubbliche sono state la mia bussola. Alla domanda sul
 perché avremmo dovuto votarla, la maggior parte di voi ha addotto
 ragioni per gran parte estranee all’assetto costituzionale da
 realizzare e basate piuttosto sull’opportunità e sulla
 contingenza politica che stiamo vivendo.
Forse
 perché poco avvezza agli equilibrismi politici, nell’ascoltarvi e
nel
 vedere alcuni comportamenti, posso affermare con sicurezza che
 questo testo mi  è estraneo. Tuttavia, ove i cittadini approvassero
 il testo, preannuncio fin da ora il mio impegno affinché, aldilà
 di ogni considerazione  critica, il Senato riformato sia in grado di
 corrispondere al meglio ai propri compiti: lo faccio in nome
 dell’autorevolezza delle istituzioni democratiche che ritengo
 siano da preservare in ogni circostanza nella loro dignità.
Ma
 oggi la mia decisione e` di astenermi nuovamente (astensione che so
 essere voto contrario in quest’Aula). La mia astensione è dettata
 da un senso di profondo smarrimento e dal rammarico per l’occasione
 perduta di acquisire elementi migliorativi più volte ribaditi in
 quest’Aula, per dotare il Paese di un assetto costituzionale in
 grado di fronteggiare le sfide del presente e del futuro.
Senato
 della Repubblica
XVII
 LEGISLATURA
–
51
–
522ª
 Seduta 13 ottobre 2015
Assemblea
 - Resoconto stenografico
 (Applausi
dai Gruppi Misto e CoR).
PRESIDENTE.
Prima di passare alla votazione finale, 
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