Legislatura 17ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 385 del 27/01/2015
SENATO DELLA REPUBBLICA
------ XVII LEGISLATURA ------
 
------ XVII LEGISLATURA ------
385a  SEDUTA PUBBLICA
RESOCONTO STENOGRAFICO (*)
MARTEDÌ 27 GENNAIO 2015
_________________
Presidenza della vice presidente LANZILLOTTA,
indi della vice presidente FEDELI
CALDEROLI (LN-Aut). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CALDEROLI (LN-Aut). Signora Presidente, 
al di là della contrapposizione che necessariamente dovrebbe esserci fra
 maggioranza ed opposizione, pensavo stessimo parlando tra persone 
perbene. Non posso non ricordare che ieri, a conclusione della 
Conferenza dei Capigruppo - dove per altro si è effettuato un 
contingentamento che oggi appare veramente fuori da ogni regola e da 
ogni buon senso, perché sono avanzate cinque ore di discussione, quindi 
probabilmente abbiamo perso più tempo a fare la Conferenza dei 
Capigruppo che a contingentare i tempi - il Governo pose una domanda.
Il Governo mi chiese: avete intenzione di essere
 corretti e di non fare problemi sul coordinamento? Per me il 
coordinamento è una cosa automatica e formale nel momento in cui si 
occupa di coordinare il testo con la base degli emendamenti approvati 
dall'Aula. E in questo senso io mi sarei aspettato che ci si muovesse. 
Questa mattina ricevo da fonte anonima (forse da quello che ha scritto 
l'articolo 19-bis nel decreto di attuazione della delega fiscale)
 una proposta di coordinamento formale, che altro non è che un 
maxiemendamento con cui andare a riempire i buchi e gli errori che si 
sono fatti nei testi presentati, subemendati, su cui è stato presentato 
il subemendamento del subemendamento e in Aula abbiamo fatto delle 
riformulazioni. Quindi, davanti all'incertezza di questa attività 
legislativa, adesso non mi si può venire a dire che è un coordinamento 
formale il risopprimere in un certo punto l'equazione di lista perché 
nei «conseguentemente» degli emendamenti presentati e approvati ci si è 
dimenticati di farlo; questo non è un coordinamento formale.
Ho rivolto un appello a lei, Presidente, perché 
nessuno utilizzasse la parola coordinamento per fare qualcosa di diverso
 e mi auguro che lei porti fino in fondo questa decisione. Lo dico, 
Presidente, perché l'emendamento che è passato e l'emendamento 
presentato dalla senatrice Finocchiaro sono una fotocopia identica. 
Questo è quello predisposto dal Governo. Ringrazio la stessa presidente 
Finocchiaro per aver tolto alcune delle lettere indigeribili. Mandiamo 
giù i maiali, i canguri, ma anche questo non ce la facciamo proprio più.
 Se si va a leggere il coordinamento all'articolo 103 del Regolamento, 
si capisce che riguarda quello che si è approvato in Aula e che presenta
 profili di contrasto tra una norma e l'altra. Ce ne potrebbero essere 
tanti altri, ma anche superato il punto dove la senatrice Finocchiaro 
dice, saggiamente, di eliminare le lettere c) e d), residuano le lettere a) e b).
 Con il coordinamento possiamo togliere, aggiungere e addirittura 
novellare un testo che abbiamo approvato, ma l'articolo 68 del testo 
unico in materia elettorale non l'abbiamo toccato con la legge. Con il 
coordinamento andiamo a modificare un testo che non è stato oggetto 
delle nostre modifiche? Diamo una legge delega al coordinamento? Io 
ricordo che se qualcuno vuole modificare il testo unico, può presentare 
degli emendamenti; gli stessi andranno in 5a Commissione per vedere se hanno dei problemi di oneri - lo stesso può accadere in 1a
 Commissione - dopodiché gli emendamenti verranno votati con il sistema 
elettronico e non per alzata di mano attraverso un coordinamento. Se lei
 fa passare anche gli altri punti, vi è una serie di aggiunte. 
Addirittura si arriva a introdurre un divieto rispetto ad una norma del 
1957. Ci si è accorti oggi che bisogna introdurre un divieto di cui 
nessuno ha mai sentito la necessità fino ad ora. Ripeto, per finire con 
le buone, che gli emendamenti sono stabili o meno anche sulla base della
 responsabilità che qualcun altro può dimostrare. Pertanto, o la 
Presidente esamina - con notevole accuratezza - il testo e stralcia 
tutto quello che non è oggetto di coordinamento ovvero mi richiamo ai 
commi 2 e 3 del medesimo articolo 103, secondo i quali qualora il testo 
del disegno di legge sia stato ampiamente modificato - e dell'Italicum 
non resta più niente perché è stato completamente cambiato - e il numero
 degli emendamenti introdotti sia molteplice può essere incaricata anche
 la Commissione di redigere il coordinamento.
Decidete quello che volete, ma se vogliamo 
finirla non dico bene, ma con le buone, dovete dimostrare senso di 
responsabilità e correttezza. Noi corretti lo siamo stati ma, in caso 
contrario, si passa alle cattive maniere. (Applausi dai Gruppi LN-Aut e Misto-MovX).
CRIMI (M5S). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CRIMI (M5S). Presidente, già qualcuno ha 
richiamato il momento storico del 1953. A lei mi rivolgo, signora 
Presidente, perché credo che, in questo caso, sia per lei l'appello. 
Ricordiamo il 1953 come un momento in cui volarono tavolette e poltrone 
sul Presidente del Senato, che fu costretto a dimettersi nella seduta 
per l'approvazione della legge truffa. (Applausi dal Gruppo M5S). Ricordiamolo!
Adesso siamo stati buoni e corretti; siamo stati
 buoni e corretti e nessuno può dire che non lo siamo stati. Ripeto: 
stavolta siamo stati buoni e corretti, anche al di là di quanto avremmo 
dovuto fare davanti a questo disegno di legge. Ma ora siamo davanti al 
fatto che viene accolto, con una norma di coordinamento, un emendamento 
che è stato bocciato ieri. Un emendamento che avevamo sollecitato che 
fosse approvato, adesso viene riproposto. (Applausi dai Gruppi M5S e Misto-MovX e del senatore Cervellini). Questo è vergognoso e dimostra l'incapacità di questo Governo e di questa maggioranza.
Cosa avete approvato? Cosa volete approvare? Non
 sapete neanche cosa state approvando. Le manine che hanno messo dentro 
il condono fiscale o la legge sui brevetti l'altro giorno sono le stesse
 che, all'ultimo momento, inseriscono le norme e i divieti! (Applausi dai Gruppi M5S e Misto-MovX).
Ci sono 23 nuove righe - ripeto: 23 righe, 23 
righe! - inserite in un articolo che non era stato neanche toccato dal 
disegno di legge elettorale; 23 nuove righe inserite in una norma che 
dovrebbe solo servire a sistemare e correggere plurali, singolari, 
errori formali e non a rifare la legge elettorale.
Ritorniamo con calma, dopo l'elezione del Presidente della Repubblica, in Commissione e riguardiamo bene questo testo. (Applausi dal Gruppo M5S).
 E prima di votarlo, voi chiedete il testo definitivo perché, 
altrimenti, ne risponderete tra dieci o vent'anni, quando ci sarà una 
nuova dittatura in questo Paese e sarà colpa vostra! Sarà colpa vostra! (Applausi dal Gruppo M5S e del senatore Cervellini).
DE PETRIS (Misto-SEL). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DE PETRIS (Misto-SEL). Signora Presidente, mi sto chiedendo veramente se ci prendete per scemi. (Vivaci commenti dal Gruppo M5S).
 Mi chiedo se pensate che, consegnato il testo, nessuno di noi si vada a
 guardare che sia rispettato esattamente il fine del coordinamento.
Presidente, ieri, durante la Conferenza dei 
Capigruppo - su questo eravamo stati molto chiari - vi avevamo chiesto, 
tra l'altro, di avere il tempo di esaminarlo e vi avevamo invitato 
preventivamente a presentare un testo che fosse effettivamente di 
coordinamento senza elementi spuri. Perché qui, sono citati articoli che
 non compaiono nel testo unico. Adesso la Presidente ne ha cambiati 
alcuni, ma ce ne sono altri. Qui dentro sono stati superati tutti i 
parametri minimi di correttezza. Abbiamo dovuto sopportare un 
emendamento-non emendamento che ha prodotto il risultato che tutti noi 
conosciamo.
Presidente, nel mio intervento mi sono permessa 
di ricordarle che non è più tollerabile una Presidenza che faccia 
soltanto gli interessi della maggioranza. In democrazia le procedure e 
la loro correttezza non sono un fatto secondario: sono spesso la 
sostanza. Quindi, Presidente, lei ha solo due strade davanti. La prima è
 quella che dovrebbe percorrere una Presidenza garante delle procedure, 
vale a dire espungere dal testo tutte le parti che risultano estranee e 
che non sono correzioni puramente formali.
LEZZI (M5S). Senza chiedere il permesso a nessuno!
DE PETRIS (Misto-SEL). Oppure, se lei non fa questo, non c'è altra strada che di deferire il testo della proposta di coordinamento in Commissione.
Signora Presidente, ne abbiamo viste tante. 
Abbiamo visto quello che è accaduto quella notte con il maxiemendamento 
sulla legge di stabilità: in un clima surreale, ognuno si alzava e 
trovava cose sbagliate o cose che non c'erano. Così non si può andare 
avanti, signora Presidente. (Applausi dai Gruppi M5S e Misto-MovX).
Ora, noi non siamo né scemi, né vogliamo ancora 
una volta farci passare sopra e farci calpestare. Glielo chiedo, signora
 Presidente, come ultimo atto di rispetto della dignità di quest'Aula. (Applausi dai Gruppi Misto-SEL, M5S e Misto-MovX).
PRESIDENTE.
 C'è stata in pratica una richiesta, da parte del senatore Calderoli, 
del senatore Crimi e della senatrice De Petris, di rinviare il testo 
alla Commissione. Ai sensi dell'articolo 103, comma 2, del Regolamento, 
chiedo all'Aula di votare su questa richiesta. (Vivaci proteste dal Gruppo M5S). Si sa che il Regolamento prevede che l'Assemblea deliberi per alzata di mano, senza discussione.
BUCCARELLA (M5S). Lo deve decidere lei, signora Presidente!
CALDEROLI (LN-Aut). Ma come fai?
SANTANGELO (M5S). Non è così, ma che stai a fare? Cosa votiamo?
BONFRISCO (FI-PdL XVII). È sua la responsabilità!
PRESIDENTE. Metto ai voti la richiesta avanzata dai senatori Calderoli, Crimi e De Petris
 Non è approvata. (Vivaci, reiterate proteste dai Gruppi M5S, Misto-SEL e Misto-MovX).
Fermi, non è finita. Un attimo, per favore. L'Aula ha respinto la richiesta. (Applausi ironici dal Gruppo M5S). Per favore, non essendoci il rinvio alla Commissione, come Presidenza...
PAGLINI (M5S). Non è un'assunzione di responsabilità!
PRESIDENTE. Come Presidenza - parlo con la 
senatrice Finocchiaro e con tutta l'Aula, per favore - credo che sia 
importante che il testo del coordinamento sia esattamente un testo 
formale, legato a quanto l'Aula ha votato con gli emendamenti. (Applausi dal Gruppo LN-Aut).
 Con questa precisazione e con questa chiarezza sul testo, che mi pare 
un elemento di correttezza e di trasparenza fra di noi, è evidente che 
ci sono delle parti che, non essendo dentro agli emendamenti, oltre a 
quelle di cui  la senatrice Finocchiaro ha già detto, vengono espunte.
Con questa chiarezza, ai sensi dell'articolo 
103, comma 5, del Regolamento, pongo in votazione per alzata di mano la 
proposta di coordinamento che è stata formulata. (Vivaci, reiterate proteste dai Gruppi M5S e Misto-SEL).
SANTANGELO (M5S). Non è così, ma che stai fare?! Devi dire cosa stiamo votando.
PRESIDENTE. Chi è favorevole è pregato di alzare la mano. Chi è contrario... (Vivaci proteste dai Gruppi M5S e Misto-SEL. Il senatore Crimi fa ripetutamente cenno di voler intervenire).
Senatore Crimi, stiamo votando quelle parti che sono state anche dette...
CRIMI (M5S). Dica quali!
LEZZI (M5S). Leggi il testo, non i foglietti!
PRESIDENTE. Ho espunto le lettere c), d) e conseguenti, che non sono dentro ai testi votati. (Proteste dal Gruppo M5S e della senatrice De Petris).
Senatori, ho detto che ho accolto le proposte... (Vivaci, reiterate proteste dal Gruppo M5S).
Per favore. (Vivaci proteste del senatore Crimi).
SANTANGELO (M5S). Leggi il testo!
PRESIDENTE. Le lettere c) e d) vanno espunte.
DE PETRIS (Misto-SEL). Non c'è solo quello!
SANTANGELO (M5S). Devi leggere il testo.
PRESIDENTE. Colleghi, guardate, la Presidenza ha valutato che tutto ciò che non è attinente a quanto abbiamo votato.... (Vivaci e reiterate proteste dai Gruppi M5S e Misto-SEL).
Non possiamo continuare in questo modo, per favore, state fermi. (Il senatore Crimi fa cenno ripetutamente di voler intervenire. Proteste della senatrice De Petris).
MARTELLI (M5S). Questa è una dittatura. (Vivaci proteste del senatore Giarrusso).
CRIMI (M5S). Presidente, le chiedo la parola per un richiamo al Regolamento.
PRESIDENTE. Colleghi, ho detto quello che la Presidenza ritiene di avere espunto, che sono le lettere c) e d) del comma 16-bis, che sono le stesse che diceva la senatrice Finocchiaro. (Vivaci proteste dal Gruppo M5S e della senatrice De Petris, che fa cenno di voler intervenire).
BONFRISCO (FI-PdL XVII). Deve leggere il testo, Presidente; si deve assumere la responsabilità.
CALDEROLI (LN-Aut). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CALDEROLI (LN-Aut). Signora Presidente, 
io avevo plaudito alla sua disponibilità a censurare tutto quello che 
non fosse coordinamento, ma lei non può venire a dirci che la sua opera 
di pulizia è la proposta che fa la senatrice Finocchiaro, perché 
rispetto all'articolo 68 anche le lettere a) e b) non c'entrano niente, perché l'articolo 68 del testo unico non viene toccato. (Vivaci commenti dai Gruppi M5S e Misto-MovX).
Lei deve distribuire un testo scritto prima che noi possiamo votare, Presidente. (La senatrice De Petris fa ripetutamente cenni di voler intervenire).
PRESIDENTE. Perfetto.
GIARRUSSO (M5S). Vogliamo vedere il testo.
DE PETRIS (Misto-SEL). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DE PETRIS (Misto-SEL). Signora Presidente, io non posso sentirmi male perché non riusciamo mai a farci dare la parola. Questa storia deve finire. (Applausi della senatrice Bignami). Non è che io devo andare in infermeria perché siete tutti cecati.
Ora, cara Presidente, io sono stata molto 
chiara: ci sono altre parti che sono completamente estranee. Lei si deve
 assumere la responsabilità di prendersi un quarto d'ora-mezz'ora di 
tempo per ripulire questo testo e riportarcelo per iscritto. Chiaro? (Applausi dai Gruppi Misto-SEL, M5S e LN-Aut e dei senatori Bignami e Campanella).
PRESIDENTE. Allora sospendo la seduta per dieci minuti, così facciamo una cosa precisa.
Sospendo la seduta per dieci minuti però voglio che sia chiaro che l'Assemblea ha già votato no al rinvio in Commissione. (Vivaci proteste dal Gruppo M5S).
SANTANGELO (M5S). Ignorante, ignoranti.
AIROLA (M5S). Fate schifo, fate vomitare.
PRESIDENTE. La seduta è sospesa fino alle ore 17.
(La seduta, sospesa alle ore 16,53, è ripresa alle ore 17,11).
Onorevoli colleghi, la Presidenza ha svolto una 
ulteriore verifica tecnica, all'esito della quale, pur ritenendo che 
tutte le modifiche contenute nella proposta di coordinamento appaiono 
conseguenti rispetto agli emendamenti approvati, ha valutato 
l'opportunità di espungere un'altra proposta, oltre a quella già 
segnalata e condivisa della senatrice Finocchiaro, in quanto non 
essenziale ai fini della coerenza complessiva del testo.
L'ulteriore punto che viene tolto è alla seconda pagina della proposta ed è: «Al comma 16-bis), di cui all'emendamento 1.7001, numero 4) sopprimere le parole "come primo e come secondo voto di preferenza"».
Questa è la determinazione assunta dalla Presidenza.         
CALDEROLI (LN-Aut). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CALDEROLI (LN-Aut). Signora Presidente, 
io non vorrei peccare né di superbia né di arroganza, ma qualcuno le 
deve aver suggerito esattamente il contrario di quanto bisognava fare. 
Infatti, quello che lei vorrebbe espungere ha come riferimento 
l'emendamento 1.7001. Ora, che piaccia o non piaccia che siano state 
soppresse le parole «come primo e come secondo voto di preferenza» (io 
avevo suggerito di sostituire la "e" con la "o"), questa è materia 
trattata. Invece, le ripeto, laddove a pagina 1 della proposta di 
coordinamento si legge «Dopo il comma 16 inserire i seguenti: «16-bis»,
 lì il riferimento all'articolo 68 del testo unico elettorale va tolto 
completamente, perché non ve n'è traccia nel provvedimento all'esame 
della nostra Aula.
Quindi, manteniamo nell'emendamento 1.7001, numero 4), il riferimento al comma 16-bis), e sopprimiamo l'inserimento «dopo il comma 16», perché quello con il 16-bis)
 non c'entra nulla. È il testo unico delle leggi in materia elettorale: 
modificarlo con una votazione per alzata di mano per il coordinamento 
formale è un colpo di Stato, signora Presidente. (Applausi dai Gruppi LN-Aut e M5S e delle senatrici De Pin e Simeoni).
PRESIDENTE. Adesso non esageriamo.
GIARRUSSO (M5S). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIARRUSSO (M5S). Signora Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori affinché le mie parole restino a verbale.
Signora Presidente, questo non è un consiglio 
comunale, ma un organo di rango costituzionale di questa Repubblica. Io 
la invito a tutelare le mie funzioni di senatore con l'applicazione 
pedissequa e puntuale e il rispetto del Regolamento, la cui violazione 
questa volta non assume il semplice aspetto di una mera forzatura, 
signora Presidente. Qui siamo in presenza di un attentato al 
funzionamento degli organi costituzionali, perpetrato da una maggioranza
 raccogliticcia e non legittima, non legittimata dal voto dei cittadini (Applausi dal Gruppo M5S).
 Di questo, signora Presidente, lei, in quanto ricopre questa carica in 
questo momento, e chi la sostiene in questo ambito vi assumete la 
responsabilità.
Ove mai dovesse essere votata in questo modo una
 norma che non è un testo di coordinamento, ma ben altro, io sarei 
costretto a rivolgermi alle autorità competenti, perché questo è un atto
 gravissimo di attentato alla Costituzione e al funzionamento del 
Parlamento, che non è tollerabile in un Paese Democratico. (Applausi dal Gruppo M5S).
DE PETRIS (Misto-SEL). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DE PETRIS (Misto-SEL). Signora Presidente, quanto alla proposta di soppressione che ha fatto da ultimo con riferimento al comma 16-bis
 di cui all'emendamento 1.7001, anche se a mio avviso la soppressione è 
corretta, in ogni caso riguarda una questione trattata. Mentre quanto le
 ha nuovamente sottoposto il collega Calderoli è assolutamente vero, 
poiché l'articolo 68 del testo unico in materia elettorale non è stato 
mai trattato: a mio avviso, dovrebbero essere espunte anche le  lettere a) e b).
Comunque anche nei consigli comunali, senatore Giarrusso, c'è molto più rispetto delle procedure che in quest'Aula. (Applausi dai Gruppi Misto-SEL e LN-Aut).
CIOFFI (M5S). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CIOFFI (M5S). Signora Presidente, rispetto alla sua proposta di modificare il comma 16-bis, rimane il problema delle lettere a) e b). Se ho ben capito, abbiamo votato un emendamento respinto dall'Aula: mi sembra che questo punto non è stato toccato.
Oltretutto, prima le era stato chiesto di 
intervenire ai sensi dell'articolo 103, comma 3, del Regolamento. Il 
comma 3 spiega proprio quello che noi dovremmo fare, perché dice: 
«Indipendentemente dagli atti di impulso previsti dai precedenti commi 1
 e 2, quando nel testo del disegno di legge siano stati introdotti 
molteplici emendamenti, la votazione finale è differita alla seduta 
successiva, per consentire alla Commissione ed al Governo di presentare 
le proposte di cui agli anzidetti commi; tuttavia, in casi di 
particolare urgenza, il Presidente, apprezzate le circostanze, ha 
facoltà di rinviare la votazione stessa ad una successiva fase della 
medesima seduta».
Quindi la votazione che lei ha fatto non incide 
sul comma 3, perché lei si deve assumere la responsabilità di scegliere 
cosa fare e non può demandare all'Aula questa responsabilità 
nascondendosi dietro il voto avvenuto sul comma 2. (Applausi dai Gruppi M5S e LN-Aut)
PRESIDENTE. Assolutamente.
CIOFFI (M5S). Quindi mi permetta di dire che lei si assume tutta la responsabilità di quanto stiamo facendo.
PRESIDENTE. Sono d'accordo. Mi assumo la responsabilità che necessita di essere assunta dalla Presidenza.
A questo punto, oltre alle lettere c) e d)
 che la senatrice Finocchiaro aveva espunto dal testo del coordinamento,
 c'è quanto la Presidenza ha proposto di espungere ulteriormente, che ho
 già letto e non ripeto; nello stesso tempo c'è la proposta del senatore
 Calderoli, della senatrice De Petris e, se non ho capito male...
ENDRIZZI (M5S). Non metta ai voti anche questa!
PRESIDENTE. La democrazia però è voto.
Chiedo quindi all'Assemblea di esprimersi sulla 
proposta avanzata dal senatore Calderoli di espungere anche la parte 
poc'anzi indicata. (Vivaci proteste dal Gruppo M5S). Metto pertanto ai voti tale proposta.
CIOFFI (M5S). La responsabilità è tutta della Presidenza, non dell'Assemblea!
VOCI DAL GRUPPO M5S. Vergogna! Vergogna! Non è responsabile l'Assemblea!
PRESIDENTE. Non è approvata. (Applausi ironici dal Gruppo M5S).
VOCI DAL GRUPPO M5S. Vergogna! Vergogna!
PRESIDENTE. Mi assumo a questo punto la 
responsabilità di mettere ai voti la proposta di coordinamento C1, ai 
sensi dell'articolo 3, comma 5, del Regolamento.
Metto ai voti la proposta di coordinamento C1 (testo 2). (Vivaci proteste dal Gruppo M5S).
            È approvata.
Ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del 
Regolamento, indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo del 
disegno di legge n. 1385, nel testo emendato.
(Segue la votazione). (I senatori del Gruppo LN-Aut si levano in piedi  mostrando le mani levate in alto. Vivaci proteste dal Gruppo M5S).
VOCI DAL GRUPPO M5S. Vergogna! Vergogna!
PRESIDENTE. Il Senato approva. (v. Allegato B). (Applausi ironici dai Gruppi M5S e Misto-SEL. Reiterate proteste dal Gruppo M5S).
Risulta pertanto assorbito il disegno di legge n. 1449.  
Sospendo la seduta per cinque minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 17,22, è ripresa alle ore 17,29).
Nessun commento:
Posta un commento