27 Gennaio 2006
Compleanno di di Mozart
Nel 'Flauto magico', c'è uno scambio tra due personaggi che parlano di un terzo,
"E' un principe", dice il primo. L'altro risponde: "E' molto, molto di più: è un uomo".
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Ho ricevuto una lettera da Emergency, che desidero conservare nel mio diario e nello stesso tempo condividere con amiche e amici:
27 Gennaio: Giornata della Memoria
Per l'attivita' che svolge, Emergency ha conoscenza del dolore. La frequentazione della sofferenza e della morte ci presenta quotidianamente aspetti drammatici dell'esistenza umana. Ma ci dice, insieme, che la sofferenza, la morte hanno il sapore di sconfitta per ogni essere umano, sono motivo di sgomento per tutta l'umanita', ma inducono, insieme, atteggiamenti fraterni e solidali.
Oggi ricordiamo che provocare sofferenza, dare la morte, programmare e compiere lo sterminio è stato un atto deliberato, programmato e perseguito; ricordiamo che la distruzione di esseri umani ha potuto avere il carattere di un risultato raggiunto, di un successo, alla ricerca di una vittoria, di una "soluzione finale".
Il rifiuto di ogni negazione o rimozione non è solo solidarietà e affetto per chi è stato perseguitato. Questo passato non riguarda soltanto uno stuolo di carnefici e un popolo di vittime.
La memoria è la coraggiosa consapevolezza che questo passato è definitivamente e inevitabilmente "nostro", che riguarda l'umanità tutta.
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27 Gennaio: dies natalis di Wolfgang Amadeus Mozart
I mezzi d'informazione richiamano oggi l'attenzione su un'altra ricorrenza: duecentocinquant'anni dalla nascita di Wolfgang Amadeus Mozart.
La coincidenza non distrae ma sollecita la consapevolezza che noi apparteniamo alla storia dell'umanita' e che la storia dell'umanita' ci appartiene:
nei suoi contenuti di estrema abiezione come nelle sue piu' alte espressioni.
Possiamo manifestare oggi un insegnamento della giornata della memoria attraverso parole del 'Flauto magico'. In uno scambio tra due personaggi che parlano di un terzo, "E' un principe", dice il primo. L'altro risponde: "E' molto, molto di più: è un uomo".