sabato 28 gennaio 2006

27 Gennaio 2006


Compleanno di di Mozart



Nel 'Flauto magico', c'è uno scambio tra due personaggi che parlano di un terzo,


"E' un principe", dice il primo. L'altro risponde: "E' molto, molto di più: è un uomo".


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Ho ricevuto una lettera da Emergency, che desidero conservare nel mio diario e nello stesso tempo condividere con amiche e amici:


27 Gennaio: Giornata della Memoria

Per l'attivita' che svolge, Emergency ha conoscenza del dolore. La frequentazione della sofferenza e della morte ci presenta quotidianamente aspetti drammatici dell'esistenza umana. Ma ci dice, insieme, che la sofferenza, la morte hanno il sapore di sconfitta per ogni essere umano, sono motivo di sgomento per tutta l'umanita', ma inducono, insieme, atteggiamenti fraterni e solidali.

Oggi ricordiamo che provocare sofferenza, dare la morte, programmare e compiere lo sterminio è stato un atto deliberato, programmato e perseguito; ricordiamo che la distruzione di esseri umani ha potuto avere il carattere di un risultato raggiunto, di un successo, alla ricerca di una vittoria, di una "soluzione finale".

Il rifiuto di ogni negazione o rimozione non è solo solidarietà e affetto per chi è stato perseguitato. Questo passato non riguarda soltanto uno stuolo di carnefici e un popolo di vittime.
La memoria è la coraggiosa consapevolezza che questo passato è definitivamente e inevitabilmente "nostro", che riguarda l'umanità tutta.



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Motete en Sol Menor - K 20


27 Gennaio: dies natalis di Wolfgang Amadeus Mozart



I mezzi d'informazione richiamano oggi l'attenzione su un'altra ricorrenza: duecentocinquant'anni dalla nascita di Wolfgang Amadeus Mozart.
La coincidenza
non distrae ma sollecita la consapevolezza che noi apparteniamo alla storia dell'umanita' e che la storia dell'umanita' ci appartiene:


nei suoi contenuti di estrema abiezione come nelle sue piu' alte espressioni.

Possiamo manifestare oggi un insegnamento della giornata della memoria attraverso parole del 'Flauto magico'. In uno scambio tra due personaggi che parlano di un terzo, "E' un principe", dice il primo. L'altro risponde: "E' molto, molto di più: è un uomo".



 Wolfgang Amadeus Mozart


Autógrafo


venerdì 27 gennaio 2006

 



Per non dimenticare
Giorno della memoria 

l'abbattimento dei cancelli di Auschwitz

27 gennaio 1945 




Immagini e servizi



lunedì 23 gennaio 2006



Informazione mediatica e manipolazione politica delle persone



La manipolazione delle informazioni ha lo scopo di manipolare le persone, ingannandole e inducendole ad assumere punti di vista e comportamenti adeguati a fini più o meno occulti. Sappiamo bene che la verità non è un dato assoluto e siamo consapevoli dell'impossibilità di sottrarsi alla percezione soggettiva della realtà.


Ma qui voglio parlare dell'informazione mediatica controllata dai "potenti" che decidono lucidamente di mentire o anche distorcere la realtà dei fatti per indurre i "sudditi" ad accettare determinate linee politiche, a condividere decisioni altrimenti inaccettabili, a consolidare il potere stesso contro i propri interessi, e quant'altro.



Come difendersi? Per esperienza personale so che è difficile, anzi molto difficile. Io stessa consiglio di maneggiare con attenzione e spirito critico le informazioni che riporto in questo blog, perché non sono una giornalista e quindi devo fidarmi di ciò che trovo in rete, e non solo in rete. Cerco di sottrarmi ai molteplici trabocchetti della manipolazione mediatica. I mezzi di cui mi servo sono tanto semplici da apparire patetici, ma li uso tutti nei limiti del possibile: verificare, controllare, confrontare le notizie e la loro immancabile interpretazione, incrociando fonti diverse. Evito, tuttavia, l'illusione di sapere davvero, una volta per tutte, come sono andate le cose. Poi c'è il mio punto di vista, ci sono i miei interessi politici (nel senso aristotelico del termine) che guidano la scelta degli argomenti, e ci sono anche le mie tensioni emotive e sentimentali.


Le vicende mediatiche italiane di questi ultimi giorni mi hanno fatto ripensare a due articoli letti in Znet.


Il primo è "Arte, verità e politica" di Harold Pinter, di cui mi sembra utile riportare un capoverso molto esplicito:

"Il linguaggio politico, come viene usato dai politici, non si avventura in nessuno di questi territori, giacché la maggioranza dei politici, data l'evidenza che abbiamo a disposizione, non sono interessati alla verità ma al potere e alla sua conservazione. Per mantenere quel potere è essenziale che le persone restino nell'ignoranza, che vivano nell'ignoranza della verità, finanche quella delle loro stesse vite. Ciò che ci circonda, perciò, è un mosaico di bugie, delle quali ci nutriamo." (qui)


Il secondo è "La realtà e la manipolazione dei media" di Joshua Holland e Larrry Beinhart, che ritengo sviluppino temi molto attinenti alla nostra realtà nazionale. (qui)


Crystal Prism.jpg (29967 bytes)


In attesa di farlo personalmente, ringrazio amiche e amici per i loro auguri.


giovedì 19 gennaio 2006

Compleanni nel WEB



Il vecchio della montagna (http://ilvecchio.splinder.com/), vecchio caro amico blogger, ieri ha festeggiato il suo terzo compleanno di blog. Gli ho fatto gli auguri, glieli rinnovo da questomicrospcopico punto, e lo ringrazio, perché mi ha ricordato che anche il mio blog ha compiuto tre anni, un po' di giorni fa. Poi ho dato uno sguardo al contatore: visitato 169366 volte. Ho considerato con una certa severità la mia distrazione, perché gli anniversari hanno una loro importanza, ma soprattutto perché questa è l'occasione per ringraziare di cuore tutte le amiche e tutti gli amici, viandanti del web, che sono passati da questo mio posto. Molti si sono fermati a scrivere una loro idea o un saluto, molto spesso mi hanno portato in dono le loro conoscenze e le loro posizioni, i loro giudizi e i loro incoraggiamenti. Quantevolte, in momenti critici spesso, ci siamo sostenuti a vicenda, ritrovandoci in rete contemporaneamente! Sono felice di aver cominciato a scrivere questo diario, sia pure usando spesso il copia-incolla per le informazioni che trovavo vagando da un sito all'altro. Ne sono felice, perché vi ho trovato un inaspettato sostegno quando mi sentivo smarrita di fronte ai problemi di questo periodo storico.


Levo il calice colmo di vino a voi, amiche e amici, per brindare e farci tanti auguri. Saluto il divino che è in voi, con un'altra parola imparata da Gandhi:


"Namastè"



 


Immagini: 1. webworld dal sito: http://socrates.bmcc.cuny.edu/title3/  ; 2. webworld fractals dal sito: http://www.phidelity.com/ph2/fractals/webworld

lunedì 16 gennaio 2006

Non rientrare nel silenzio


Mi sembra un obbrobrio la necessità di manifestare in piazza per sostenere una legge italiana attaccata da un capo di stato straniero.


Mi sembra un obbrobrio l'altra necessità di manifestare in piazza per ottenere una legge che garantisca dei diritti di base a persone che non vogliono o non possono contrarre matrimonio, sia pure civile.


Sarà difficile non rientrare nel silenzio, non si può scendere in piazza a oltranza, non è giusto.


Intanto il nuovo appuntamento è


 l'11 febbraio a Napoli

venerdì 13 gennaio 2006

La memoria del presente


Guantanamo Bay's unhappy anniversary


Caro diario, copio e incollo dal sito della BBC il ricordo del quarto sciagurato anniversario dell'apertura dell'inferno di Guantanamo.


"When it opened four years ago, few could have foreseen the way in which a small corner of Cuba would become such a powerful symbol of America's War on Terror - and what many dislike so much about it. ...


... For the moment, Guantanamo Bay shows no sign of disappearing."  (http://news.bbc.co.uk/2/hi/americas/4603346.stm)



Se lo dicono loro, c'è da crederci. La vergogna di Guantanamo sembra debba continuare a esistere. Celebriamo solennemente la memoria dei crimini passati, perché non debbano ripetersi. Strano che si dimentichino e si accettino i crimini del presente. Noi, come gli inglesi, siamo alleati militari di Bush in questa vicenda mostruosa, anzi siamo agli ordini del comandante in capo Bush.


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GUANTANAMO: AMNESTY, NUOVE TESTIMONIANZE SU MALTRATTAMENTI

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E non dimentichiamo lo scandalo dei buchi neri della sopraffazione e della tortura sparsi in vari paesi del mondo, forse Europa compresa, la nostra Europa. Non voglio essere una volenterosa collaboratrice o una complice silenziosa degli aguzzini. Purtroppo posso solo gridare, come decine di milioni di persone, purtroppo invano, per il momento. Solo per il momento, spero.

mercoledì 11 gennaio 2006

Giornalisti rapiti e uccisi


      .     


Jill Carroll, la collaboratrice freelance del quotidiano Christian Science Monitor, sequestrata a Baghdad il 7 gennaio scorso e Alan John Ghazi, il suo interprete ucciso, nella sua carta stampa.




(JPEG) «Une fois de plus, des journalistes travaillant en Irak sont tombés dans une embuscade meurtrière. Avec la mort d’un interprète, la presse irakienne continue d’être la victime principale du climat infernal qui règne dans le pays. Nos pensées vont à sa famille et à ses proches, ainsi qu’à tous les journalistes irakiens, qui payent le plus lourd tribut à la guerre qui ravage leur pays. Aujourd’hui, il reste une vie à sauver. Nous appelons tous ceux qui, comme nous, refusent l’injustice, à tout mettre en œuvre pour que la journaliste enlevée soit relâchée au plus vite. L’expérience a montré qu’une forte mobilisation était déterminante dans les premiers jours d’un kidnapping », a déclaré Reporters sans frontières (http://www.rsf.org/article.php3?id_article=16112).


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 Un jeune journaliste assassiné dans l’Etat d’Assam, le premier dans le monde pour l’année 2006


Reporters sans frontières déplore l’assassinat dans la nuit du 6 janvier 2006 de Prahlad Goala, correspondant du quotidien régional Asomiya Khaba à Thuramukh, dans l’Etat de l’Assam (Nord-Est).

« L’assassinat de ce jeune reporter indien nous rappelle qu’il est toujours dangereux de pratiquer le journalisme d’investigation dans certains Etats indiens », a affirmé Reporters sans frontières. L’organisation se félicite des avancées de l’enquête de la police et demande aux autorités de s’assurer que les exécutants et les commanditaires de ce crime seront jugés.


Prahlad Goala, âgé de 32 ans, marié et père d’une fille de quatorze mois, est le premier journaliste tué dans le monde en 2006. ... continua


 Reporters sans frontières  (http://www.rsf.org/article.php3?id_article=16134)



Caro diario, un pensiero di gratitudine per donne e uomini che non si tirano indietro pur di dare un' informazione quanto più possibile libera e corretta. Danno fastidio ai "potenti", non essendo embedded, e sono prede di criminali di cui poco o nulla mai si saprà e la cui impunità è assicurata. Come non ricordare i giornalisti di casa nostra e le loro inchieste fermate da "ignoti" assassini?


lunedì 9 gennaio 2006

Diversità


Caro diario, mi sento stanca, delusa, offesa. Gli scandali finanziari meritano attenzione, ma non tutta l'attenzione, soprattutto quando l'informazione si avvolge su se stessa riempierndo un numero immane di pagine a stampa di tutto e del suo contrario. Dell'informazione televisiva non parlo, perché questa volta più che mai la trovo incomprensibile oltreché incompleta e scorretta.


Sono arrabbiata con D'Alema e Fassino per i loro errori e imprudenze, sono molto contenta della sensibilità delle persone "di sinistra" di fronte a possibili collateralismi politica-affari, sensibilità che sicuramente è appannaggio anche di molti altri gruppi, ad esempio quello dei "cattolici cristiani", come li ha chiamati Eugenio Scalfari. Ma soprattutto sono preoccupata e spaventata.


Mi preoccupa il pesante velo di "relativismo" (Ratzinger, Pera, Casini, mi sentite?) che sta coprendo tutto e tutti, rendendo tutto uguale, mettendo sullo stesso piano comportamenti e responsabilità. La conversazione, a mio giudizio sgradevole e sbagliata, di Fassino con Consorte, sta coprendo quasi completamente ben altre immoralità, ben altre responsabilità politiche e addirittura certezze penali.


Da stasera l'attuale primo ministro occuperà non so quante trasmissioni televisive, non so ancora in che modo e con quali criteri. Ripeterà che lui non ha mai messo in relazione affari e politica? Lui? Proprio lui? Non ho un archivio delle sentenze che lo riguardano, altrimenti ne farei un elenco alla Travaglio. Ma non ce ne sarebbe bisogno.


La diversità morale è disatrosamente e indelebilmente incisa in gran parte degli atti di questa legislatura, dalle leggi ad personam alla disattenzione assoluta per la dignità dell'Italia e il benessere degli Italiani, dallo scempio della Carta Costituzionale alla partecipazione alla guerra (caro presidente Ciampi, questa volta non sono d'accordo con lei). E aggiungo che tale diversità morale non dipende dall'essere di "destra" o di "sinistra", ma da come si vedono il vivere civile e le sue regole.



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Il "gioco della verità" in cui sono stata simpaticamente coinvolta dalla cara Sil,  con le mie "cinque abitudini strane (?)", è in 'convivium', il mioposto conviviale, appunto. Siete invitati tutti e tutte, affettuosamente e timidamente.


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venerdì 6 gennaio 2006

Ricomincio da Mozart



Erstes Blatt der Oper "Die Zauberflöte", im Bild gut zu erkennen ist der Besitzstempel der Staatsbibliothek zu Berlin
Signatur Mus.ms.autogr. W.A.Mozart KV 620 Die Zauberfloete


Un bel tempo tondo tondo: 250 anni




Buon Compleanno, caro Amadeus!


 



" Wolfgang Amadeus Mozart nacque a Salisburgo il 27 gennaio 1756. La notizia venne data dal padre Leopold in una lettera del 9 febbraio ad un amico di Augusta, Johann Jackob Lotter: " Ti informo che il 27 gennaio, alle otto della sera, la mia cara moglie ha dato felicemente alla luce un bambino. Si era dovuta rimuovere la placenta e perciò ella era estremamente debole. Ora invece, grazie a Dio, sia il bimbo che la madre stanno bene. Il bambino si chiama Johannes Chrysostomus Wolfangus Theophilus ".


I quattro nomi che furono dati al bambino si giustificano così: Johannes Chrysostomus, perché il 27 gennaio, secondo il calendario cattolico, era intitolato a San Giovanni Crisostomo, patriarca di Costantinopoli e patrono degli oratori; Wolfangus, in onore del suo nonno materno, Wolfgang Nikolaus Pertl; Theophilus (Gottlieb, in tedesco), in onore del padrino, Johann Gottlieb Pergmayr, commerciante e consigliere civico. In seguito l'ultimo nome venne mutato nel più armonioso Amadeus, che è la traduzione latina del greco Theophilus. Ma per intanto il bambino fu chiamato affettuosamente ' Wolferl '. "  (dal sito: http://www.wamozart.it/biografia.html)


W.A. Mozart: Requiem-Partitur


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