domenica 29 aprile 2012

"Empatia"


"Empatia" è il greco empàtheia




Roerich_Compassione_1936_da Wikimedia Commons


 en e pathos
"passione, affezione dentro"

Tutto sta in quel "dentro".


E' la capacità di mettersi nei panni dell'altro.

E' l'interesse per i sentimenti, le emozioni, i bisogni dell'altro. 

E' un processo di identificazione con l'altro che porta alla comprensione del suo stato affettivo.


"L'avidità ha fatto il suo tempo.
Ora è il momento dell'empatia." 


Sono le prime due frasi de "L'età dell'empatia", un bel libro di dell'etologo Frans De Waal pubblicato nel 2009 e tradotto per noi dalla Garzanti nel 2011. Ora siamo nel 2012, in Europa, anzi, in Italia.

venerdì 27 aprile 2012

EMPATIA
quando manca o non appare
dedicato all'attuale governo di docenti e/o esperti

E' necessario non esserne privi. Ne sono provvisti anche gli animali non umani. Dovrebbe far parte del bagaglio di chi fa l'insegnante. Per questo mi colpiscono questi docenti che forse sono ricchi di empatia, ma non ne dimostrano nemmeno un filo. Nemmeno quando devono comunicare decisioni gravi o "rozze", di quelle che incidono sulla vita delle persone.Detesto l'imperturbabilità "british", per parlare come loro, quando ha il torto di "sembrare" (sembrare o essere?) indifferenza e lontananza dal destino degli esseri umani, soprattutto se non appartenenti alla loro risrettissima cerchia di "non-sfigati".

PS. Dalla Cina il premier Mario Monti si assume la responsabilità di aumenti fiscali "rozzi", ma per gli italiani sarebbe stato molto più grave finire come la Grecia. Non servono nuove norme anti-evasione, mi attendo buoni risultati». (Avvenire, 31 marzo 2012)
PS. 2 Come accoglierebbe soluzioni "rozze" dai suoi studenti, il professore? Astenersi giustificazioni assurde come la fretta, l'emergenza, il babau Grecia. 

mercoledì 25 aprile 2012

Resistenza Resistenza Resistenza

dal 25 aprile 1945 al 25 aprile 2012


Perché il fascismo non è finito, anzi è ben vivo, e ancora vince (anche se qualche volta e non del tutto, per adesso).

domenica 15 aprile 2012

utopia e innocenza e libertà

Non sono un'utopista






Paul Klee_Polifonia_da Wikipedia




L'utopia è sogno, riferimento, percorso, tensione, ricerca, gioco.

Innocenza.

Mai imposizione di verità e paradisi assoluti.
Mai totalitarismo.



« Chi cerca di realizzare il paradiso in terra, sta in effetti preparando per gli altri un molto rispettabile inferno. »

"Una utopia egalitaria" sulle colline dei Teletubbies








Queste lievi colline in un parco ai bordi della laguna di Venezia, con i prati erbosi, gli alberelli verdi e rosa, le nuvolette nel cielo celeste (comme il faut nelle fiabe), strane creature gialle che spuntano dal terreno e perfino le montagne, quelle vere, con la neve e tutto il resto, sono in tutto simili al posto incantato dove vivono Laa-Laa, Po, Dipsy e Tynky Winky.





Avevo superato i tre anni di età da molto molto tempo quando entrai nell'Eden dei Teletubbies, subito conquistata dalla loro felice armonia, scandita dal percorso di un Sole bambino, tra attività che si ripetono e variano nelle ripetizioni con quel ritmo lento e sognante che tanto piace ai bambini. 

Me li ha ricordati due giorni fa Carola Susani, scrittrice di Marostica, in un inatteso articolo pubblicato dal Venerdì di Repubblica (13 aprile 2012):

 L'utopia egalitaria è roba da bambini (infatti si trova solo nei Teletubbies)






Così sono tornata a un periodo quasi felice dei miei giri in bicicletta nel Parco di San Giuliano, finis terrae di Mestre di fronte alle isole della Serenissima, e  finis terrae delle propaggini estreme delle montagne che si manifestano solo in rari limpidi attimi di splendore nell'aria.





Conclude così Carola Susani:

"Colpisce che negli anni a cavallo del secolo, anni che hanno dato forma al nostro presente, si sia concepito (Anne Wood e Andrew Davenport sono gli autori) un paradiso terrestre, una utopia egalitaria, un sogno anni Sessanta, come se la sete di quel bene fosse ancora ardente.

Solo che la contemplazione di quella condizione di amonia, pace, eguaglianza è stata considerata adatta giusto ai bambini di età prescolare.

La rappresentazione delle contraddizioni del presente ha travolto buona parte dei programmi per ragazzini appena un po' più grandi e ha spostato la trincea del dover essere in direzione della lallazione.

L'utopia si è ritratta dalle parti della prima infanzia, unico e ultimo baluardo della speranza."





lunedì 9 aprile 2012

SHAMBHALA. 5











"Gli 'Insegnamenti Shambhala' che usano l'immagine del regno di Shambhala per rappresentare l'ideale di una illuminazione laica che è la possibilità di elevare la nostra e altrui personale esperienza senza l'aiuto di alcuna visione religiosa.

Sebbene la tradizione Shambhala si fondi sulla sanità e gentilezza della tradizione Buddhista, nel medesimo tempo ha una sua base indipendente, direttamente interessata a promuovere la nostra natura di esseri umani. [...]



*


Da: Chögyam Trungpa, Shambhala. La via sacra del guerriero, Ubaldini Editore - Roma, pag. 19



*

SITO in cui ho trovato l'immagine: The Legend of Shambhala
<a href="http://www.shambhala.mn/" rel="nofollow">www.shambhala.mn/</a>
Description of Shambhala Based on Shambhala Thangkas
<a href="http://www.shambhala.mn/Shambhala-Thangka/shambhala-thangka.html" rel="nofollow">www.shambhala.mn/Shambhala-Thangka/shambhala-thangka.html</a>
in WIKIPEDIA




domenica 8 aprile 2012

SHAMBHALA. 4













Per Chögyam Trungpa "è facile liquidare il regno di Shambhala come un puro parto della fantasia, ma è anche possibile vedere in questa leggenda l'espressione di un desiderio umano, profondamente radicato e molto reale, di un'esistenza buona e soddisfacente."

"In effetti, tra molti maestri del Buddhismo tibetano esiste da diverso tempo una tradizione che considera il regno di Shambhala non un luogo esterno ma piuttosto il terreno o la radice del risveglio e della sanità che in potenza si trova all'interno di ogni essere umano. Da questo punto di vista non è importante determinare se il regno di Shambhala sia realtà o fantasia. Invece dovremmo apprezzare ed emulare quello che esso rappresenta: l'ideale di una società illuminata."


Da: Chögyam Trungpa, Shambhala. La via sacra del guerriero, Ubaldini Editore - Roma, pag. 18



*

SITO in cui ho trovato l'immagine: The Legend of Shambhala
<a href="http://www.shambhala.mn/" rel="nofollow">www.shambhala.mn/</a>
Description of Shambhala Based on Shambhala Thangkas
<a href="http://www.shambhala.mn/Shambhala-Thangka/shambhala-thangka.html" rel="nofollow">www.shambhala.mn/Shambhala-Thangka/shambhala-thangka.html</a>
in WIKIPEDIA

venerdì 6 aprile 2012

SHAMBHALA. 3


"Creare una società illuminata"








     "Gli insegnamenti Shambhala si fondano sulla premessa che esiste una saggezza umana di base che può essere d'aiuto nel risolvere i problemi del mondo.

     Questa saggezza non appartiene a nessuna religione o cultura particolare, né proviene esclusivamente dall'Occidente o dall'Oriente."



Da: Chögyam Trungpa, Shambhala. La via sacra del guerriero, Ubaldini Editore - Roma, pag. 19

giovedì 5 aprile 2012

SHAMBHALA. 2



Una visione del mondo e della vita e della persona e della società

"Visione Shambhala"










La via sacra del guerriero
di Chögyam Trungpa



     "Con il termine 'via del guerriero' non ci riferiamo al fare la guerra agli altri. L'aggressività è la fonte dei nostri problemi, non la soluzione.
    
     Qui il termine 'guerriero' è preso dalla parola tibetana pawo, che letteralmente significa 'colui che è coraggioso'.

     La via del guerriero in questo contesto significa 'colui che è coraggioso'."





Da: Chögyam Trungpa, Shambhala. La via sacra del guerriero, Ubaldini Editore - Roma, pag. 19

IMMAGINE DI NICHOLAS ROERICH: Nicholas Roerich Museum


SHAMBHALA. 1

Storia e Leggenda e Utopia e Realtà







La via sacra del guerriero
di Chögyam Trungpa

     "In Tibet, come in molti altri paesi asiatici, esistono racconti su di un regno leggendario che fu la fonte del sapere e della cultura per le attuali società dell'Asia. Secondo queste leggende, era un luogo di pace e prosperità governato da sovrani saggi e compassionevoli. I cittadini erano gentili e istruiti, perciò nel complesso questo regno era una società esemplare. Questo luogo si chiamava Shambhala. [...]

     Una credenza popolare tibetana afferma che si può trovare il regno di Shambhala nascosto in una valle remota situata in qualche parte dell'Himalaya. [...]

     Altre leggende affermano che il regno di Shambhala scomparve dalla terra molti secoli or sono. Ad un certo punto l'intera società divenne illuminata e il regno svanì in un più celestiale reame. Secondo questi racconti i sovrani Rigden di Shambhala continuano a osservare gli avvenimenti umani e un giorno torneranno sulla terra per salvare l'umanità dalla distruzione." [...]




Da: Chögyam Trungpa, Shambhala. La via sacra del guerriero, Ubaldini Editore - Roma, pagg. 17-18

IMMAGINE DI NICHOLAS ROERICH: Nicholas Roerich Museum



dicembre 2003

lunedì 2 aprile 2012

Le corde dell'arpa

giovedì 15 maggio 2003


Rabindranath Tagore


Le corde dell'arpa
suonano dolcemente.

L'amante sta componendo un canto

con i rossi colori
del tramonto.



 






Analisi

Oggi è una bella giornata.

domenica 1 aprile 2012

Le cose che non sappiamo

La torta mondiale




La torta mondiale è stata fino a non molto tempo fa riservata, sia pure in misura ineguale, quasi esclusivamente a noi, i famosi "occidentali della storia".


Ora al banchetto hanno cominciato a partecipare altri terrestri, anche loro in misura molto diseguale.


E' questo il problema?


La reale situazione delle nostre vite da italiani, insieme al resto del mondo ora stranamente "globale", ci sfugge quasi completamente. Si parla di art. 18, di debiti sovrani, di credit crunch, di titoli tossici e altre simili cose, ma non del quadro d'insieme e di taluni elementi molto inquietanti (eufemismo). Ci sono dei libri che rivelano qualcosa del sistema economico imperante con i protagonisti dei conflitti economici che non ci vengono raccontati praticamente mai.

FRATTALI in un tempio HINDU













La "ghirlanda brillante" della ricorsività
nel Corridoio nel Ramanatha Swamy temple, Rameshwaram, Tamil Nadu, South India.




Immagine:
India-Rameswaram_Temple_CorridorsWAMYTEM PLE
"Corridor in the Ramanatha Swamy temple, Rameshwaram, Tamil Nadu, South India. The pillars give a sensation of recursion suggesting infinite depth." Photo by official temple photographer.Photo by official temple photographer
dal sito: HINDU TEMPLE FRACTALS

sabato 19 aprile 2003

palpitare di nessi



luce di stelle sei, quando


mi penetri:


                    mio sole


mio Nettuno













tu altra parte di me


io, di te – compenetrandoci:


e a onde ti sento


fiorire dall’intimo


..................................................................





(incido con la scaglia


di una conchiglia, in legno levigato


dalla marea, il mio tacito canto:


se ti sono lontana mi manchi,


congiunta al tuo pulsare, nel tuo fiato


mi apro rasserenata –


                                    sulla spiaggia deserta


ombre lievi trascorrono e dileguano


di gabbiani invisibili nel sole)




Danilo Dolci

sabato 5 aprile 2003

Albero frattale



16 aprile 2003


mirabile albero

 scrigno di intensa pace interiore

miracoloso Mandelbrot naturale 





sorprendente variabilità della Natura
forma semplice grandiosa concreta

arcane connessioni di realtà e bellezza

di scienza e spirito e arte

velo sollevato sul mondo della creazione








Immagine trovata nel sito:
Fractal Images of Memory in Mother and Son - Hors Champ

Dietro di me sul ramo voglio vederti


1 aprile 2003







Dietro di me sul ramo voglio vederti.


A poco a poco ti trasformasti in frutto.


Non ti costò salir dalle radici


Cantando con la tua sillaba di linfa.








E qui sarai dapprima in fior fragrante,


nella statua d’un bacio trasformata,


fino a che sole e terra, sangue e cielo,


ti daran la delizia e la dolcezza.





Vedrò sul ramo la tua capigliatura,


il tuo segno che matura nel fogliame,


che avvicina le foglie alla mia sete,





la mia bocca empirà la tua sostanza,


il bacio che ascese dalla terra


col tuo sangue di frutto innamorato.



Pablo Neruda



In segreto, di notte

29 aprile 2003

da Wikipedia-L'ammasso aperto NGC 290


In segreto, di notte


Io t'ho prescelto fra tutte le stelle.
E sono sveglia - fiore
attento,
fra il canto basso del fogliame.
Le nostre labbra per cercare miele,
le nostre notti lucenti sbocciate.
Alla luce gloriosa del tuo corpo il mio cuore
accende i cieli.
Tutti i miei sogni pendono al tuo oro.


Io t'ho prescelto fra tutte le stelle.



Else Lasker-Schuler
(1869-1945)